Fitness

All’ombra dell’ultimo sole

s’era assopito un pescatore

e aveva un solco lungo il viso

come una specie di sorriso.

(Il pescatore – Fabrizio De Andrè)

Photo by Renee Fisher on Unsplash

Dopo aver parlato di diete, il discorso sul fitness potrebbe essere a grandi linee lo stesso.

Sicuramente la nostra programmazione genetica è fatta per risparmiare energie, siamo macchine estremamente efficienti, e siamo strutturalmente pigri. Non facciamo sforzi non necessari perché siamo programmati per ottimizzare l’impiego di calorie.

In apparente contrapposizione a questo siamo costruiti in modo da non poter fare a meno di muoverci regolarmente. Pensiamo ad esempio al sistema linfatico, che, a differenza di quello sanguigno, non ha una pompa per attivare la circolazione, ma funziona sfruttando la contrazione dei muscoli, in particolare delle gambe.

Come si conciliano questi due meccanismi orientati in direzioni opposte ? Di nuovo, per l’epoca in cui sono nati la contraddizione non esiste: nessun uomo in un epoca di cacciatori/raccoglitori nomadi poteva risparmiarsi il movimento fisico. Oggi sarebbe possibile vivere, magari non troppo a lungo 😉 riducendo il movimento al minimo e per non fare avverare la distopia di Wall-E riempiamo il nostro tempo di impegni legati al fare attività fisica, che è una vera sciocchezza se pensiamo che i movimenti necessari erano anche impegnativi per la mente e quindi molto meno noiosi del correre su un tapis-roulant (per di più a pagamento).

A differenza che per il cibo qui la soluzione sembra però molto più a tiro, perché il mantenersi in questo stato di non necessità di impegno fisico ha costi altissimi non solo sul piano della salute personale, ne ha di altrettanto gravi gravi sul piano dell’inquinamento e della vivibilità delle nostre città.

Il demone che abbiamo creato per mantenerci in questo situazione anomala si chiama Automobile, ed è un vero demonio da sconfiggere.

Photo by Tobias Cornille on Unsplash

Immaginate le città senza automobili: le strade sono dedicate ai mezzi pubblici/emergenza e ai trasporti di merci, la gente si sposta a piedi o in bici per tragitti medio/brevi, i piccoli esercizi riacquistano un senso e sono anche luogo di incontro/scambio, il livello di inquinamento e soprattutto di rumore decresce enormemente, lo spazio aumenta (provate a pensare a quanto ne sprechiamo oggi per garage e posti auto), vivere diventa meno costoso (quanto spendiamo per mantenere più di due macchine a famiglia ?), si fa molto movimento sano e non noioso gratis, diminuiscono gli incidenti, la salute generale aumenta e le spese mediche diminuiscono.

E sta succedendo, andremo davvero in questa direzione. A parte una lista di piccoli luoghi caratteristici in giro per il mondo, grosse città come Amburgo, Helsinki, Oslo hanno già dichiarato guerra alle auto (anche quelle elettriche) e in pochi anni saranno completamente car free.

Chissà se anche in questo noi italiani arriveremo ultimi ?

Rispondi